Possibile visita ad una Distilleria o ad una Cantina artigianale di Ghemme, nel cuore delle Colline Novaresi, antica area di produzione di vini e grappe pregiati.
Il vitigno Nebbiolo, autoctono del territorio dell’ Alto Piemonte, dona nettari di grande finezza, riconosciuti dagli appassionati come tra i più longevi al mondo.

Le etichette Ghemme DOCG, Gattinara DOCG e la Grappa di Nebbiolo ne sono la testimonianza.

Telefono 0323 31178

mail: info@milansperanza.it

 

Sono molte le spiagge balneabili dislocate lungo le coste del Lago Maggiore, sulla sponda piemontese e lombarda del lago, nonché su quelle del Lago di Mergozzo, prime fra tutte le spiagge di Cannobio e Cannero Riviera, uniche due spiagge piemontesi detentrici, dal 2010, del titolo ambientale di “Bandiera Blu”.

La Bandiera Blu è un prestigioso riconoscimento assegnato dalla Foundation for Environmental Education ai comuni che si distinguono per qualità dell’acqua e per gli interventi di qualificazione ambientale, tra cui appunto Cannobio e Cannero Riviera.

Belle anche le diverse spiagge dislocate nei comuni di Ghiffa, Oggebbio e Verbania; solo per citarne alcune: Campeggio Sasso, Campeggio Isolino, Lido di Suna e Isolino Vecchio di Fondotoce, tutte spiagge balneabili della sponda piemontese del Lago Maggiore.

Sulla sponda lombarda del lago citiamo la splendida spiaggia di Maccagno, la spiaggetta di Tronzano e la soleggiata spiaggia Zenna, in località Pino.

Sul Lago di Mergozzo, invece, ricordiamo le spiagge “La Quiete”, “Continental” e “Piccolo Lago”.

L’Eremo di S. Caterina del Sasso è uno dei più affascinanti luoghi storici del Lago Maggiore. Questo autentico balcone proteso verso il Golfo delle Isole Borromee si raggiunge dal lago, salendo una scalinata di 80 gradini oppure dal piazzale sovrastante, scendendo una panoramica scala di 240 gradini, o semplicemente usufruendo del comodo e moderno ascensore (€ 1,00 andate e ritorno).

Situato su una scoscesa roccia a strapiombo sul Verbano, l’Eremo venne fondato nel XIII secolo dal mercante Alberto Besozzi di Arolo (Leggiuno), il quale, durante un naufragio, fece voto a S. Caterina di rifugiarsi qui in una grotta. Nel 1195 fece costruire una chiesetta a S. Caterina d’Alessandria come segno di pubblico ringraziamento per grazia ricevuta. Dal secolo XIII, dopo una prima colonia di eremitismo spontaneo, fu dal secolo XIV abitato da una comunità di monaci agostiniani, ai quali successivamente dal 1379 succedettero gli Eremitani Ambrosiani, ai quali nel 1649 subentrarono Carmelitani riformati. Ad oggi è retto da un gruppo di Oblati Benedettini.

Il convento meridionale venne eretto nel 1300 e successivamente ristrutturato nel 1624 dal priore Giulio Cesare Martignoni dopo che parte della vecchia struttura in legno crollò nel lago: ad esso si accede attraverso un porticato ad archi ribassati sorretti da slanciate colonne in granito.

Il conventino, situato di fronte al cortile del torchio, trasformato sulle mura dell’antico dormitorio invernale degli eremiti del secolo XIII, è impreziosito da un porticato con archi gotici che custodisce la storica danza macabra.

Il cortile più interno dell’edificio si apre sulla chiesa, il cui portico cinquecentesco di sapore rinascimentale è solo la parte superstite di una struttura più ampia perduta. La facciata, scandita da piccole finestre, conserva ancora le tracce di affreschi con il martirio di S. Cateriana d’Alessandria. Il Campanile, posto a strapiombo sul lago, faceva parte della chiesa di S. Nicolao, costruita all’inizio del 1300. Caratteristica è la cella campanaria con l’armonica bifora in pietra di Angera.

La chiesa è il Cuore artistico e spirituale dell’Eremo. Un edificio a tre navate che nel 1585 ha conglobato in sé in un unico edificio le antiche cappelle del monastero.

COME ARRIVARE
In auto: Autostrada A8 Milano- A26 Genova Gravellona- Uscita Sesto c. Vergiate – prseguire in direzione Laveno M.

ULTERIORI DETTAGLI
Orario d’apertura
Da novembre a febbraio solo sabato, domenica e festività: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00.
Dal 23 dicembre al 6 gennaio tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00.
Marzo tutti i giorni: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00
Dal 1 aprile al 14 giugno: tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00
Dal 15 giugno al 15 settembre: tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00. La chiesa però rimane chiusa dalle 12.00 alle 13.30.
Dal 16 settembre al 31 ottobre: tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00

CONTATTI
Nome
Provincia di Varese
Email
santacaterina@virgilio.it
Sito web
www.eremodisantacaterina.it
Telefono
+39 0332 647172

Mergozzo vanta uno dei più bei borghi lacustri del territorio del Lago Maggiore. Affacciato sulle rive dell’omonimo lago, separato dal Lago Maggiore a seguito delle continue inondazioni del Toce, questo incantevole paese lacustre è un’ambita meta di villeggiatura già a partire dalla stagione primaverile.

Il borgo, caratterizzato da stretti viottoli formati da case in pietra addossate le une alle altre, conduce alla piazza centrale del paese dominata dall’antico olmo secolare: secondo documenti storici, la pianta si trovava nella piazza di Mergozzo già 400 anni fa; ora, completamente cava, è stata insignita del titolo di albero monumentale del Piemonte.

Mergozzo è terra di antichi insediamenti, come dimostra la ricca raccolta del museo Antiquarium, dove sono esposti materiali relativi alla preistoria e all’età del Bronzo, ma anche gli antichi strumenti utilizzati per l’escavazione e la lavorazione del granito del Montorfano e del marmo di Candoglia.

In località Groppole si trova inoltre un importante complesso megalitico con due coppelle e una scanalatura serpentiforme. Di forma leggermente ellittica, delimitata da muri in pietra e coperta da un grande masso di serizzo, questa struttura e conosciuta come Ca’ d’la Norma e viene fatta risalire all’età del Rame e del Bronzo. L’accurata disposizione dei massi di sostegno, l’ampio cortile antistante e i petroglifi presenti sulla superficie esterna della copertura inducono a pensare a una sepoltura megalitica progettata da una comunità di uomini ormai organizzata.

Partendo da Mergozzo è possibile effettuare diversi percorsi di trekking immersi nella natura, come il Sentiero Azzurro, che conduce al villaggio di Montorfano lungo una mulattiera che costeggia il lago. Le spiagge di Mergozzo sono molto frequentate dai turisti e dalla gente del posto e sono molto ben attrezzate con campi da beach volley, parcogiochi e bar.

Da non perdere le gustosissime Fugascine, dolce tipico di Mergozzo, che si possono acquistare presso ogni panetteria del paese.

COME ARRIVARE
In auto: dalla A26 proseguire sulla superstrada in direzione Domodossola ed uscire a Mergozzo.
In treno: le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Verbania – Pallanza e di Mergozzo.

ULTERIORI DETTAGLI
Turismo Mergozzo
www.mergozzo.it/it

Alberi monumentali del Piemonte
www.corpoforestale.it

Sulle sponde del lago d’Orta sorge una cittadina dall’imperdibile fascino: Orta San Giulio, fronteggiata dalla stupenda Isola di San Giulio. Il caratteristico aspetto di Orta è dato dall’arte Rinascimentale e Barocca che contraddistingue i suoi Palazzi Signorili e i suoi magnifici giardini. Da ammirare le splendide residenze di Villa Perone e di Villa Crespi, nonché il Palazzo della Comunità, un tempo sede del Consiglio della Riviera. La piccola Isola di San Giulio, raggiungibile in battello o in motoscafo, è dominata dalla basilica romanica, dal palazzo vescovile e dall’abbazia benedettina.

La leggenda narra che quest’isola, distante non più di 400 metri dalla riva di Orta, un tempo era uno scoglio abitato da serpi e terribili mostri, fino a quando nel 390 vi approdò San Giulio: attraversando le acque del lago sopra il suo mantello e guidato nella tempesta dal suo bastone, il Santo fondò una chiesa, nella quale scelse poi di essere sepolto, e trasformò l’isola nel centro di evangelizzazione di tutta la regione.

Il turista viene accolto sull’isola da una breve scalinata che conduce alla suggestiva basilica romanica, la principale attrattiva del posto. La visita prosegue attraverso una stradina che percorre l’intera isola; si tratta della “via del silenzio e della meditazione”, suggestivo connubio tra spiritualità e architettura. Camminando per i vicoli di San Giulio si raggiunge l’ottocentesco Palazzo dei Vescovi e l’Abbazia Benedettina Mater Ecclesiae: in questo affascinante convento di clausura femminile le monache, che risiedono stabilmente sull’isola, trascorrono le loro giornate dedicandosi alla preghiera, allo studio, al restauro di antichi e preziosi paramenti sacri, alla confezione delle ostie e alla preparazione del celebre “pane di San Giulio”. Gli altri edifici dell’isola, ora residenze private, costituivano un tempo le abitazioni dei canonici: tra le più antiche si segnala la Villa Tallone, dove ogni anno si svolgono prestigiosi concerti di musica classica.

Un grazioso ristorante con terrazza sul lago e un negozietto di souvenir completano il quadro delle strutture a disposizione dei turisti.

COME ARRIVARE
In auto: dalla A26 uscite di Borgomanero o Arona.
In treno: la stazione di riferimento è quella di Orta – Miasino L’isola di San Giulio si raggiunge usufruendo dei servizi pubblici di navigazione.

ULTERIORI DETTAGLI
Navigazione Lago d’Orta
Tel. +39 345 5170005
info@navigazionelagodorta.it
www.navigazionelagodorta.it

Lago Maggiore Express offre un viaggio indimenticabile in ferrovia e in battello. L’escursione può essere effettuata con partenza da varie località. Una giornata ricca di contrasti vi attende, viaggerete in Italia e nella parte meridionale della Svizzera. Potrete navigare su tutto il Lago Maggiore ammirando le Isole e i Castelli. Con il pittoresco treno delle Centovalli e della Valle Vigezzo attraverserete uno dei territori più selvaggi e romantici.

Con i suoi 1491 metri, la cima del Mottarone, questa imponente e dolce montagna che divide il Lago Maggiore dal Lago d’Orta, offre panorami e scorci mozzafiato.

Un autentico spettacolo di rara suggestione che spazia a 360° dalla catena dell’Appennino Ligure e delle Alpi Marittime al massiccio del Monte Rosa, al Monviso e alle alte cime elvetiche, passando attraverso la Pianura Padana e l’impareggiabile scenario dei Sette Laghi (Orta, Maggiore, Mergozzo, Biandronno, Varese, Monate, Comabbio).

Nel 1911 la vetta fu collegata al centro di Stresa tramite uno storico trenino a cremagliera, in seguito smantellato per lasciare il posto all’attuale funivia, che dalla località di Carciano collega alla vetta.

Per chi ama praticare trekking, il Mottarone offre una miriade di sentieri di interesse storico e paesaggistico, che permettono di attraversare boschi secolari di abeti, pini, larici, faggi e castagni, di incontrare vecchi alpeggi con le bestie al pascolo e prati profumati di erbe e fiori. Il Mottarone gode anche di un certo interesse geologico, attestato da numerose cave, costituite in prevalenza di graniti bianchi e rosa.

In inverno rappresenta un importante centro sciistico del territorio del Golfo Borromeo, con numerose piste, un’attrezzatissima area ristorazione e un punto noleggio.

Una curiosità storica: la cronaca narra che qui, il 18 Gennaio 1935, venne organizzata una gara internazionale di sci, chiamata “Coppa del Duce”, che rappresentò la prima gara di slalom gigante in Italia.

COME ARRIVARE
Si può accedere direttamente alla vetta tramite la strada delle “Due Riviere” che sale da Armeno, oppure tramite la strada privata “Borromea” (pagamento di pedaggio) che sale da Stresa-Gignese. E’ disponibile anche un servizio di funivia con partenza dal Lido di Carciano, a Stresa, e collegato alla prossimità della vetta (fermata intermedia in località Alpino).

ULTERIORI DETTAGLI

www.mottaroneski.it
www.mottarone.it