La nostra storia inizia nel 1859 quando la signora Elisabetta Bortolla apre, sulla strada del Sempione voluta da Napoleone, l’osteria della Speranza. Lo storico Vincenzo de Vit descrivendo la Stresa di quegli anni diceva: «...In quel tempo Stresa non poteva vantare che la sua ridente posizione e la vista delle pittoresche isole. Non vi era casa che potesse dirsi civile, all’infuori di quella, ampliata e abbellita più tardi, in cui morì Rosmini. Sulle rive del lago non si vedevano che poche casupole, tra cui alcune con tetti di paglia.» Elisabetta ebbe una felice intuizione poichè l’anno successivo venne costruito, proprio davanti alla “Speranza”, il molo di attracco della cittadina che permetteva al battello diretto verso la Svizzera di fare tappa in città.
In questi anni Stresa diventa meta prediletta di artisti come Manzoni ed Hemingway e di regnanti come la Duchessa di Genova madre della prima regina d’Italia Margherita. Viene costruito, proprio a fianco della Speranza, l’hotel Milan e Kaiserhof.
È in questo contesto che Pietro, il primo della nostra famiglia ad avere il pallino per fare l’albergatore, prende la gestione dell’osteria “Della Speranza”. Lo stabile all’epoca dispone di cinque camere e di un ristorante. Pietro, con grande sforzo economico, fa installare la corrente elettrica e l’acqua corrente: un vero lusso per l’epoca.
Il Re d’Italia Vittorio Emanuele III inaugura il traforo ferroviario del Sempione che collega Milano alla Svizzera. Sulla strada del ritorno, il Re soggiorna a Stresa presso la villa ducale. La stazione di Stresa diviene una tappa obbligata dell’Orient-Express sulla linea Londra-Parigi-Milano-Venezia. In quell’anno Pietro sposa Marianna che faceva la locandiera nella vicina Baveno; i due si sposano e due anni più tardi nasce Carlo Alberto, uno dei protagonisti della storia della nostra famiglia.
In quell’anno nasce la passeggiata del lungolago, con i suoi giardini e monumenti. Negli anni precedenti allo scoppio della guerra Stresa è divenuta una delle mete turistiche più famose d’Europa. È la belle epoque di Stresa. Viene costruito il Kursaal, un parco affacciato sul lago con centro termale, un lido con scivoli d’acqua e scalo per gli idrovolanti ed un grande ristorante sospeso sul lago. Negli stessi anni viene creata una ferrovia elettrica che collega il molo di Stresa alla cima del Mottarone: la montagna che sovrasta il lago. Il 21 dicembre di quell’anno Pietro e Marianna acquistano l’osteria della Speranza.
La passeggiata del lungolago viene completata in ogni sua parte. Carlo Alberto, dopo essere stato in Svizzera per studiare le lingue, torna e comunica al padre Pietro la sua volontà di fare della Speranza un albergo in piena regola. Alla fine di quello stesso anno nasce un albergo di tre piani con 58 posti letto: l’hotel Speranza au lac. Tre anni più tardi Carlo Alberto si sposa con Franca una ragazza di Stresa conosciuta in un viaggio studio a Londra. Lo stesso anno nasce il loro primogenito Gianpiero.
Dopo la seconda guerra mondiale, Stresa ha voglia di ripartire: viene organizzato il famoso concorso di miss Italia, la manifestazione di bellezza che tutt’ora elegge la più bella donna del nostro paese. Carlo Alberto, aiutato dal padre Pietro, decide di ampliare la Speranza e di portarlo agli attuali sei piani. L’albergo dispone di 64 camere. La facciata è decorata con la prima insegna al neon della città.
A stresa nascono “le settimane musicali di Stresa”, manifestazione estiva che porta nella cittadina grandi musicisti tra cui Arthur Rubinstein, Arturo Benedetti Michelangeli, Nikita Magaloff, Alexis Weissenberg e le orchestre sinfoniche più importanti al mondo come quella del teatro alla Scala di Milano e quella di Londra. Proprio in quell’anno Carlo Alberto acquista l’hotel Milan, già Kaiserhof. Si completava così la struttura dell’attuale Milan Speranza au lac.